mercoledì 5 gennaio 2011

IL SUCCESSO DI UNA SERATA

Appuntamento per tutti  alle 20.30.
Passo l'unico pomeriggio di ferie davanti ai fornelli, anche se sarei potuto stare tranquillo e rilassarmi, dato che il lavoro in questi giorni è estenuante.
Cosa mi spinge ad impegnarmi cosi tanto?
Sono stimolato da innumerevoli sensazioni:  il bisogno di esprimere la mia creatività, cucinare per mettermi alla prova, inventare, sporcarmi le mani, sporcare pentole e tegami.
 Il piano di lavoro è pieno di bucce e scorze, gli attrezzi, come animati da una forza disneyana, si muovono vorticosamente.
Ho imburrato, spalmato e infornato.
E poi l'attesa... in piedi. Le ginocchia si riscaldano grazie al calore del forno acceso a 200°.
La zucca è già fumante, saporita. Aspetta mani sapienti, che la uniranno al riso, all’intruglio di burro e cipolla dal profumo inequivocabile e ad un eccellente prosecco trevigiano.
Quelle mani nascoste da una figura come la mia, che spesso e volentieri si sovrappone in modo eccessivo.
Mani che vorrebbero lo spazio che dovrei imparare a rispettare.
 E' il momento di apparecchiare un tavolo che attende alcuni oggetti a lui conosciuti ed altri invece nuovi, recuperati in un mercatino, apposta per l’occasione.  Oggetti che lo renderanno unico e gli daranno una nuova luce.

Ma ciò che rende tutto questo utile e logico è rappresentato dalle persone che circonderanno quel tavolo per un'intera serata.
Persone che non avresti mai immaginato vedere assieme, persone di età a prima vista incompatibili.
E invece la vera sorpresa è proprio questa, grazie a loro la serata diventa un successo.
Grazie al loro atteggiamento positivo e alla curiosità che nasce dall’incontro tra persone fino ad allora sconosciute, il cibo diventa un contorno di alta qualità.
Ma i veri protagonisti sono  i racconti fatti di ricordi di epoche lontane e vicine, i sorrisi, le risate e la voglia di stare insieme.

Nessun commento:

Posta un commento