sabato 12 maggio 2012

COSE DI CASE




Il tutto è nato dall’esigenza di sistemare in modo definitivo quello che in una decina d’anni ho costruito qui a Castelfranco.
L’estate scorsa inizio a guardarmi intorno, inizio a sondare il territorio, e ad ottobre, dopo appena due mesi, trovo quella giusta! Quella che soddisfa tutte le mie esigenze.
Mi lancio quindi in un’impresa che può sembrare, di questi tempi, azzardata e rischiosa.
Avete capito di cosa si tratta?
Sto parlando del cosiddetto “investimento sul mattone”.  
Mi sono lanciato in questa impresa che mi rivoluzionerà la vita per i prossimi anni a venire, e ho comprato un appartamento.  Rapporti con banche, notai, agenzie e altri enti. Nell’insieme non sono facili da gestire, ma con la giusta dose di pazienza, chiarezza di idee e di nuovo pazienza, la ricetta funziona.
La parte più divertente è stata scegliere l’arredamento. Non è stato semplice, perché i gusti son gusti, ma i capitali non sempre sono illimitati! Ma ho trovato una modalità che mi ha consentito di recuperare pezzi di design e di pregio senza venire a compromessi con la moda del momento, stipata nei tanti e spesso anonimi mobilieri che si trovano in giro. In tutto questo, internet, i mercatini dell’usato e più di qualche rotolo di carta vetrata sono stati decisivi! È stato un vero e proprio viaggio per le strade meno battute del Veneto, quelle in cui non sai mai cosa aspettarti. Ho conosciuto persone incredibili, che attraverso i vari siti di annunci vendono le cose più impensabili. Ma la cosa sconcertante è che ho trovato tutto quello di cui avevo bisogno! Senza accontentarmi per amore della comodità.
L’ispirazione l’ho trovata ovunque: in siti di design, vecchi film e anche in natura. Ricordo infatti una settimana in particolare, in cui mi scervellavo per trovare un attaccapanni che rappresentasse anche un pezzo di arredo. Tutto quello che trovavo in giro era anonimo, preconfezionato, “normale”.  Camminando lungo una spiaggia ancora semideserta, una mattina di primavera, trovo quello che fa al caso mio: un bel tronco d’albero, sbiancato dalla salsedine e dal sole. Non ci penso due volte! Lo raccolgo, e una volta a casa corro dal ferramenta a comprare ganci e supporti. Ora è diventato il mio bellissimo attaccapanni…ed ogni volta che lo guardo è come se il mare fosse ad un passo da casa. 

Sì, il risparmio è una necessità. Ma la cosa che è balzata agli occhi prepotentemente è il calore che si trova dentro ad una casa di estranei conosciuti in internet a causa di un divano. E quel calore mi avvolgerà ogni volta che guarderò il tavolo del soggiorno, le sedie in legno del 1950,  gli sgabelli del tavolo in cucina, la locandina di una mostra di Monet a Parigi, la seduta in legno veccio de pesso che ora sorregge una lampada a uovo.  Questi oggetti sono ora pronti per scrivere una storia nuova, ma già un pò vissuta da altri. 
Dopo 7 mesi quindi eccoci qui, con l’80 per cento di casa arredata con mobili e pezzi usati, alla faccia dello spreco, e alla faccia della paura dell’ignoto..
Con questo post volevo raccontare la mia esperienza, e anche far capire che aiutare il nostro ambiente si può eccome! I mercatini dell’usato e i siti di annunci sono pieni di oggetti che aspettano solo che qualcun altro gli dia nuova vita e nuovo valore, e non li consideri spazzatura solo perché sono un po’ impolverati.  Inoltre la soddisfazione di un piccolo restauro è impagabile.
Provare per credere!